Bergamo Pride – 19 Maggio 2018

COMUNICATO STAMPA

L’onda pride si infrange e attraversa Bergamo

È solo a partire dal 1969 che la parola “pride” viene associata al tema della lotta per i diritti civili delle persone omosessuali. È proprio la notte tra il 27 ed 28 giugno di quello stesso anno che, poco dopo l’1:20 di notte, la polizia irrompe nel gay bar chiamato “Stonewall Inn”, in Christopher Street nel Greenwich Village di New York. Quelli che ne seguirono furono tre giorni di violenti scontri con le forze di polizia e vengono considerati simbolicamente il momento della nascita dei movimenti di liberazione LGBTQI (lesbiche-gay-bisessuali-transgender-queer-intersex).

In varie città del mondo ci si sta preparando a celebrare questa ricorrenza e per la prima volta sarà coinvolta nella cosiddetta “Onda Pride” anche la città di Bergamo.

Il percorso culturale del Pride si concluderà con la parata del 19 Maggio 2018, che vedrà centinaia di persone attraversare le vie della città di Bergamo.

Eventi, incontri, presentazioni, spettacoli e feste coloreranno di arcobaleno – simbolo del movimento di liberazione LGBTQI – la città.

Sarà un percorso costruito, condiviso e attraversato dalle numerose realtà sociali, associative e non, che già da anni sono attive sui temi della lotta alle discriminazioni. Ma non solo:

sarà un percorso aperto a tutte e tutti quanti vorranno mettersi in gioco in prima persona.

Costituscono punti cardine del Coordinamento Bergamo Pride 2018 l’antisessimo, l’antibullismo, l’antirazzismo e l’antifascismo, principi necessari per poter intraprendere un percorso territoriale comune pienamente inclusivo. Centrale ovviamente sarà la lotta contro le discriminazioni legate all’orientamento sessuale e alle identità di genere.

Il fine ultimo di questa grande manifestazione sarà pertanto quello di lavorare insieme alla costruzione di una città in cui potersi sentire al sicuro e in cui persone con orientamenti sessuali, etnie e generi diversi possano cooperare al di là dei pregiudizi. Una città sempre più aperta al dialogo con le pluralità, nella quale lasciarsi alle spalle le maschere dietro cui troppe volte ci si nasconde, con la consapevolezza che solo tramite l’educazione alle differenze si possa combattere l’odio.

Alla domanda se anche Bergamo e le persone che la abitano siano pronte ad accogliere questa onda dirompente, noi rispondiamo convintamente: SÌ.

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